di Giuseppe Longo

A metà settimana Osmer Fvg annuncia un brusco cambiamento climatico, con l’arrivo della tanto attesa pioggia che in questi primi mesi dell’anno manca clamorosamente. Comunque, anche se caleranno le temperature, ormai la primavera si sta facendo strada sempre più, invogliando ad uscire di casa e a compiere perlomeno le classiche gite “fuoriporta”. Da una ventina di giorni, per esempio, ha preso avvio la nuova stagione delle Grotte di Villanova che nel 2021, nonostante l’emergenza pandemica, hanno vissuto un anno eccezionale con un enorme incremento del numero di visitatori. Cosa che sicuramente si ripeterà anche quest’anno, essendo prevista, tra l’altro, una storica tappa del Giro d’Italia, per la quale il Comune di Lusevera e l’Alta Val Torre si stanno opportunamente attrezzando.


Ma del sistema carsico del monte Bernadia, nel contermine territorio del Comune di Nimis, fa parte l’Abisso di Vigant, la grotta dal ciclopico portale che si apre sotto la minuscola borgata oltre Chialminis e la stessa Villanova che, di riflesso al successo della “Postumia del Friuli”, sta vivendo un suo momento di notorietà, e non solo fra gli speleologi, tanto da essere stata attrezzata nel primo tratto, al fine di poterla visitare in tutta sicurezza da parte di chiunque. Si tratta infatti, anche in questo caso, di una meraviglia del mondo sotterraneo di casa nostra, che si incontra su queste montagne delle Prealpi Giulie a poca distanza da casa, molto note per la bellezza dei luoghi che lasciano scoprire e per i panorami mozzafiato che offrono sia verso sud (dalla zona del Forte della Grande Guerra e del Faro-monumento ai Caduti, vicino all’area di decollo dei parapendii), con Nimis, in primo piano e quindi la pianura fino al mare, che si scorge nitidamente sullo sfondo da Lignano e Grado fino all’Istria, ma anche verso nord con la suggestiva valle di Lusevera e di Monteaperta, ai piedi della Catena dei Musi e del Gran Monte.
E di questa realtà ipogea fa parte, appunto, anche l’Abisso di Vigant, «una fantastica grotta ad estensione verticale – informa il sito delle Grotte di Villanova, come a sottolineare che si tratta di una ulteriore e interessante espressione del patrimonio sotterraneo della zona -, raggiungibile a piedi attraverso il “percorso Vigant”, immerso in un meraviglioso paesaggio boschivo e impreziosito dalle meraviglie del carsismo. E’ possibile raggiungere Borgo Vigant anche in auto (2 km circa dal parcheggio della Grotta Nuova) e poi scendere in pochi minuti lungo il caratteristico sentiero che porta all’Abisso. Il primo tratto della grotta è visitabile liberamente grazie ad un sentiero attrezzato che penetra dal maestoso ingresso fino alla prima, imponente “Marmitta dei Giganti”, una vasca naturale scavata dalla forza dell’acqua».
Attraverso il maestoso portale, alto una quindicina di metri, entrano infatti le acque del rio Tanaloho che percorrono l’intero sviluppo della grotta – quasi 1.500 metri – che, con un lungo sifone, arriva fino al sottostante torrente Cornappo. Affascinante appunto l’area d’ingresso dell’Abisso che negli anni, come si diceva, è stato anche opportunamente dotato di passerelle e corrimano, proprio per consentire a tutti la visita in sicurezza anche all’interno per una quarantina di metri: e i bambini, in particolare, ne restano letteralmente rapiti, tanta è la misteriosa maestosità di questa cavità naturale. Poi, il percorso diventa più complicato, per cui la visita all’antro è riservata soltanto agli speleologi, ai professionisti delle grotte, che vi si possono addentrare dotati di apposite attrezzature. Ma anche la possibilità di poterlo ammirare soltanto per poche decine di metri, appaga il turista amante delle rarità naturalistiche e che ne resta affascinato. Per cui anche l’Abisso di Vigant val bene una gita sulla Bernadia, montagna facile per tutti, a pochi chilometri da Udine, ricca di bellezze ambientali ancora incontaminate e appunto fenomeni carsici, che offrono scorci preziosi, di straordinaria suggestione, d’estate in un impagabile profumo di ciclamini. Basta salire su queste vicinissime montagne, da Nimis, attraverso Ramandolo e Chialminis, da Tarcento attraverso l’Alta Val Torre, o dal vicino paese di Monteaperta, in Comune di Taipana. Pochi minuti di auto e ci si trova “proiettati” in un altro mondo che tutti dobbiamo avere cura di conservare. Anche facendo attenzione in questi periodi di grande siccità a non creare situazioni di rischio. Come lo stesso Comune di Nimis ha fatto in questi giorni, raccogliendo e divulgando l’appello a comportamenti responsabili da parte della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia.

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In copertina e all’interno il maestoso portale dell’Abisso di Vigant, opportunamente attrezzato; qui sopra, suggestivo panorama di Nimis e del Friuli dal monte Bernadia.

 

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